Spedizioni fai da te? No grazie! Ecco perché affidarsi a un professionista

In oltre 20 anni di attività sul campo e di relazioni quotidiane con imprenditori di ogni settore merceologico, ci è capitato un’infinità di volte di sentirci dire qualcosa di simile:

“Senti, per spedire mica serve la laurea, alla fine ci sono i vettori X e Y e i servizi che offrono sono Q e Z”.

Ora, anche se evidentemente si tratta di un’affermazione semplicistica, contiene però al suo interno una parte di verità che vorremmo analizzare insieme te.

In questo articolo parleremo infatti del perché non dovresti mai fare spedizioni fai da te e quali sono invece i vantaggi nell’affidarsi a un professionista.

Corrieri e spedizioni: ecco cosa è importante sapere

Se per spedire intendiamo il processo che parte dall’imballaggio della merce, passando per la predisposizione di etichette, documenti di viaggio e lettere di vettura, fino ad arrivare all’affidamento al corriere che si occuperà del trasporto, è certamente un’operazione alla portata di tutti.

Un’operazione che con un po’ di pratica è in grado di imparare chiunque.

Se, invece, quando parliamo di spedire ci riferiamo alla gestione dei trasporti di un’azienda, al controllo e alla pianificazione dei flussi di merce in entrata ed in uscita, allora entriamo in un mondo completamente diverso.

Un mondo in cui un po’ di pratica non basta più ma serve la competenza.

Come prima cosa dobbiamo delimitare il campo dei nostri ragionamenti in maniera tale che sia estremamente chiaro ciò di cui stiamo parlando.

Ed eccoti un esempio.

Immaginiamo che io sia un privato, abito a Milano e in largo anticipo sulle festività natalizia, diciamo a novembre, voglio spedire ai miei nonni che vivono a Roma un cartone contenente il tipico panettone milanese.

Bene.

Quello che per me conta è che i miei nonni ricevano quel panettone integro e l’abbiano sul tavolo al massimo per il 24 dicembre. Oltre a questa, non ho altre particolari esigenze.

Ed anche se ho scelto per questa spedizione un corriere meno veloce di altri, un corriere fuori target, abituato magari a spedire bancali e non strenne natalizie, oppure ho pagato un prezzo molto più alto rispetto a quelli medi di mercato, alla fine della fiera per quello che mi riguarda non sarebbe la fine del mondo.

Sì, potrò aver fatto una scelta non ottimale scegliendo un corriere più lento di altri ma ho spedito con grandissimo anticipo quindi non mi interessa.

Potrò aver sprecato 10 o 20 €, ma per il regalo dei nonni in fondo non è una poi una tragedia.

Alla fine, sono ugualmente soddisfatto perché quello che a me importava era che per le feste di Natale il panettone fosse stato in tavola.

Bene.

Questo esempio delimita l’area dentro la quale, i ragionamenti che andremo a fare tra poco, non hanno un gran senso.

Siamo infatti di fronte a quella che potremmo chiamare l’area dell’approssimazione ammissibile, in cui la sporadicità dell’evento rende la sua scarsa ottimizzazione in termini di prezzo e/o servizio trascurabile.

Per essere sicuro che hai compreso questo concetto ti pongo la questione in un’altra maniera.

Se due volte l’anno faccio la pizza in casa sbagliando i tempi di lievitazione, comprando una farina non adatta, non rispettando alla lettera i tempi di cottura, probabilmente, il risultato finale sarà una pizza di bassa qualità che farò fatica a digerire. Ma oltre a questo nulla di più.

Certo è che, se io volessi invece aprire una pizzeria, quegli stessi errori commessi in casa sarebbero gravissimi e comprometterebbero la riuscita della mia attività.

Claro? Bien.

Quindi, appena usciamo dall’ambito del privato che una volta ogni tanto spedisce un pacco, entriamo in un territorio diverso e molto scivoloso nel quale, non solo è difficile muoversi, ma diventa problematico anche stare in piedi.

E come detto un po’ di pratica sul campo non basta più.

Le spedizioni professionali

Ci sono principalmente 3 motivi per scegliere una spedizione professionale:

  • hai un’azienda o un e-commerce
  • la geografia economica e sociale sta mutando
  • le regole delle spedizioni cambiano continuamente.

Affidarti a un professionista delle spedizioni è quindi l’unico modo per non fare errori, rischiando di perdere tempo e denaro.

Vediamo tutti questi motivi più da vicino.

Aziende e e-commerce

Il primo motivo per il quale dovresti sempre affidare le tue spedizioni a un professionista è che se hai un business, grande o piccolo che sia, i trasporti e i relativi costi peseranno sul bilancio dell’azienda e la loro efficienza inciderà sul livello del servizio fornito al cliente finale.

Inutile dire che molto spesso, all’interno delle aziende, questo aspetto non viene tenuto nella dovuta considerazione. Ti ho già parlato dell’imprenditore che ha quasi distrutto il suo business a causa delle spedizioni errate, ricordi?

Spesso, infatti, chi opera nel mondo dei trasporti, entra in contatto con imprenditori che, pur in buona fede e con mille buone ragioni, ragionano come se dovessero spedire il panettone a Natale ai parenti che vivono fuori città.

È un po’ brutta da dire ma soprattutto tra le piccole e le micro imprese, questo è quello che succede frequentemente.

La mobilità delle proprie merci è sempre stata percepita come una necessità secondaria, una voce di costo da comprimere il più possibile come se fosse del tutto ininfluente.

E questa storica sottovalutazione del ruolo dei trasporti, porta diverse piccole aziende a offrire per anni ai propri clienti un servizio al di sotto delle loro aspettative, a sostenere livelli di spesa sproporzionati, a volte davvero altissimi, rispetto alla qualità del servizio che realmente ricevono o alla mole di traffico che generano e, in alcuni casi, a perdere importanti opportunità di business.

Tutto questo peraltro, accade spesso in maniera del tutto inconsapevole, senza che ci si renda veramente conto di come stanno le cose.

Altre volte, si ha coscienza che qualcosa non funziona al meglio ma ci si rifugia nella convinzione che non si possa fare diversamente.

Così, purtroppo, l’inefficienza si consolida nel tempo, diventa consuetudine e porta alla convinzione che le cose debbano andare in quella determinata direzione solo perché ci sono sempre andate.

Troppe aziende lavorano con listini sbilanciati e strutturati per essere specchietti per le allodole, buttando letteralmente i soldi nel cestino della spazzatura, fattura dopo fattura.

Il fatto è che, anche se non stiamo certamente parlando di astrofisica né di scomporre l’atomo, il settore delle spedizioni e dei trasporti è stato, a torto, sempre concepito come un settore non strategico e a bassa specializzazione.

Il risultato è che la sua conoscenza media da parte delle aziende non va normalmente oltre la capacità di leggere la facciata di un listino.

Oggi a dire il vero il livello di disinteresse sta progressivamente calando anche a causa della crisi che costringe gli imprenditori a passare sotto la lente di ingrandimento tutte le voci di costo aziendale.

Tuttavia, anche in questo scenario, si stenta a capire l’importanza strategica della mobilità delle proprie merci ma chi lo ha capito ha oggi molte più frecce al proprio arco.

Piuttosto, spesso ci si limita a riprendere in mano i listini in vigore chiedendo ai fornitori uno sconto generalizzato sotto la minaccia di passare alla concorrenza.

Se solo si provassero a considerare i trasporti e le spedizioni aziendali non soltanto come costi ma anche come strumenti per migliorare il valore del servizio o prodotto offerto, si scoprirebbe un mondo sconosciuto.

Un mondo solo parzialmente abitato da tariffe, sconti, documenti di trasporto e offerte al ribasso dei corrieri.

Ma un nuovo spazio che, nel terzo millennio, nell’era di internet e degli e-commerce, ha molto più a che fare con la proiezione esterna dell’immagine della propria azienda, con la differenziazione rispetto alla concorrenza, con l’utilizzo di una nuova leva per far crescere il proprio business.

La geografia economica e sociale sta mutando

Il secondo motivo per cui dal punto di vista di una piccola azienda il terreno dei trasporti è molto scivoloso, è il fatto che, senza ragionare di massimi sistemi, bisogna però considerare che è cambiata e sta cambiando la geografia economica e commerciale del pianeta.

Le merci si muovono oggi in direzioni e con modalità differenti da quanto avvenisse solo cinque o sei anni fa. Ed è assai difficile prevedere lo scenario sul quale ci troveremo ad operare tra 5 anni.

Localmente, se proprio vogliamo guardare soltanto al nostro orticello, l’abbattimento delle frontiere europee ha radicalmente ridefinito i confini di quello che era il “mercato domestico”, il mercato nazionale, variando di conseguenza e in maniera sostanziale lo scenario complessivo delle spedizioni e dei trasporti.

Ora, immaginare di muoversi in questo nuovo habitat con le già risicate e precarie conoscenze del passato è, a livello imprenditoriale, una scelta rischiosissima che ti porta dritto contro un muro.

Pensare di poter continuare a gestire i trasporti partendo dai listini dei fornitori, senza una visione d’insieme approfondita, è oggi una scelta folle che il mercato non perdonerà più.

Dobbiamo quindi sforzarci di capire che spedire è un’azione, mentre gestire i propri trasporti è una strategia.

Le regole delle spedizioni cambiano continuamente

Il terzo motivo è che, occorre riconoscere che la materia dei trasporti è materia vasta ed in evoluzione, con aspetti mutevoli che la riguardano sia direttamente che di rimando.

C’è un bagaglio di aspetti tecnici che sono specifici, mutevoli e non gestibili da chiunque.

Dietro le parole trasporti e spedizioni si nascondono in realtà modalità operative assai diverse tra loro con standard di servizio a volte inaccostabili se non quasi contrapposti.

Un esempio? Il trasporto su container via mare con resa 40-50 giorni / busta urgente con consegna in 24h.

Corrieri espressi, corrieri tradizionali, concaricatori, broker, autotrasportatori, spedizionieri, sono facce diverse di una stessa medaglia ma sono appunto facce diverse, con caratteristiche e peculiarità proprie.

Da questo discendono differenti servizi, differenti logiche di pricing, differenti target di clientela, differente capillarità territoriale e innumerevoli altri aspetti distintivi.

Pensare di muoversi in questo ambito con la convinzione di sapere come funziona significa, nella migliore delle ipotesi, buttare soldi dalla finestra e scontentare i propri clienti.

Nella peggiore delle ipotesi, invece, significa perdere opportunità di business e correre il rischio di ritrovarsi tra qualche tempo fuori mercato.

Per tutti i motivi che brevemente ti ho qui esposto, ritieni che possa essere ancora percorribile, nel terzo millennio, la strada “dell’autogestione” dei propri trasporti aziendali???

Se la tua risposta è NO, allora il mio consiglio è: SBRIGATI!

In questa terra di nessuno, se saprai guardare avanti prima degli altri, avrai un grande vantaggio competitivo.

Oggi hai l’opportunità di utilizzare per le tue spedizioni il 1° broker di trasporti online, professionale per il B2B.

Grazie a un metodo di lavoro costruito a misura di PMI e testato in oltre 20 anni di attività sul campo, con Spediservice puoi iniziare a risparmiare denaro e a liberare una parte delle risorse prima impiegate nelle gestione dei trasporti.

Affidando le tue spedizioni a noi di Spediservice, puoi avere la certezza che le tue merci saranno in mano di professionisti competenti che seguiranno tutta la spedizione fino al suo arrivo, gestendo anche tutte le eventuali problematiche.

In questo modo potrai risparmiare soldi e tempo che puoi invece impiegare nel tuo business. Alle spedizioni, invece, ci penseremo noi!

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Enrico Maria Troiano

Autore verificato
12 Gen

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